La web reputation non si crea ma si forma

IL RUOLO DEI SOCIAL MEDIA MANAGER NELLE AZIENDE DEL FUTURO

Il numero di Paesi al mondo in cui i social media sono uno strumento necessario per le aziende intenzionate ad aumentare il proprio bacino d’utenza o migliorare l’indice di customer satisfaction è in costante crescita; ricerche a campione mostrano come players significativi abbiano inserito in pianta stabile la web reputation all’interno dell’intero processo di strategic marketing.

Alla fine del 2013, Ryan Holmes di HootSuite ha tuttavia citato uno studio che mostrava come la richiesta di social media manager sia in calo e si chiedeva quali strumenti avrebbero permesso ai professionisti del settore di restare appetibili sul mercato:

IL TRAGUARDO E’ MOMENTANEO
La brand awareness di un’azienda si misura ormai dalla qualità dei contenuti che è in grado di generare per trasformare il lead (utente potenzialmente interessato) in prospect (utente effettivamente interessato). I social network sono in costante evoluzione e proprio per questo bisogna affidarsi a figure professionali con una buona conoscenza in materia di SEO, e-mail e inbound marketing e di tutti gli strumenti ad esse connessi.

IL CLIENTE E’ IL MIGLIOR FEEDBACK
Non è un segreto che le esigenze e i bisogni degli utenti influiscano sul business aziendale e, di conseguenza, un buon social media manager deve studiare le metodologie corrette per entrarvi strettamente in contatto e raggiungerli migliorando il rank di customer care.
Per farlo, è necessario mantenersi aggiornati sulle nuove tendenze e sulle mode momentanee; argomenti quali sharing economy e big data stanno modificando interi settori di business ormai da qualche anno.
Porre il centro di gravità aziendale attorno al cliente, permette di ottenere un ROI (Return On Investment) significativo.

PER SCRIVERE ONLINE BISOGNA PRIMA SAPER SCRIVERE OFFLINE
Ogni social media specialist deve dimostrare ottime capacità di scrittura ed è bene quindi concentrarsi sul proprio stile e sul modo in cui si desidera veicolare i contenuti (blog, landing page, etc.)

IL MARKETING NON SI FERMA ALLA PROMOZIONE
Può capitare che i professionisti di social media si concentrino solo sulla punta del cosiddetto sales funnel, l’imbuto che converte le visite in vendite, senza scendere in profondità; i players odierni tuttavia cercano persone poliedriche, in grado di vedere il quadro generale dell’intero processo di vendita.

DIVENTA INFLUENTE
Le relazioni offline e il potere commerciale che una persona è in grado di generare online sono strumenti interessanti per un brand che vuole creare o mantenere la propria community.
In tal senso, i social network diventano strumenti da conoscere in modo approfondito: un caso molto frequente vede l’utilizzo di Linkedin come un mero curriculum online invece di una piazza nella quale scambiare opinioni professionali interagendo con personalità autorevoli, creando altresì un proprio network professionale e determinando le linee guida dei prossimi mercati emergenti.

Analizzare il comportamento dell’utente che naviga in internet, comprenderne le rotte e i motivi per i quali sceglie una destinazione rispetto a un’altra è il compito arduo dei Digital Project Manager: cartografi esperti in grado di barcamenarsi tra quella serie infinita di zero e uno al fine di tracciare il mappamondo del futuro per chiunque decida di fare business.

La dichiarazione di Holmes quindi non è da intendere come una previsione ma piuttosto una sfida rivolta sia a coloro che vogliono intraprendere la strada nella gestione dei social media, sia alle aziende che ne richiederanno i servizi.

Ai primi consiglia di non accontentarsi dei traguardi raggiunti ma di farsi contagiare dai trend e dagli ambienti in grado di migliorare la loro posizione professionale. Alle imprese invece ricorda di non affidare a chiunque la propria web reputation, seguendo i segnali del mercato che renderanno la figura del social media specialist di oggi, il marketer di domani.

12/09/2017